CACCIA AL LIBRO, la più longeva delle rubriche di Fahrenheit, ha come scopo di trovare libri fuori catalogo – I libri cacciati. Ogni giorno, grazie alla generosità di persone che per condivedere il piacere della lettura decidono di regalare un libro, questa rubrica ritrova uno dei libri “cacciati”.
Avendo saputo che un’ascoltatrice era alla ricerca del libro di Danilo Dolci “La struttura maieutica e l’evolverci” (La Nuova Italia, 1996), Amico Dolci si è messo in contatto con la Redazione del programma, dichiarandosi molto lieto di poter donare una copia di questo libro, ultimo lavoro di suo padre Danilo.
Alle 15.45 di mercoledì 1° maggio è andata così in onda una conversazione a tre voci tra Francesca Bertin, Laura Zanacchi e Amico stesso: sulla figura di Danilo Dolci, sulla sua opera, e sulla necessità di conoscerlo meglio da parte di tutta l’opinione pubblica italiana. Particolarmente in questo momento, in cui emergono notevoli spinte ad una democrazia dal basso, ma occorrono altresì strumenti partecipativi qualificati, in cui ciascuno possa dare il proprio contributo individuale armonizzandolo con la ricerca di gruppo.
L’ascoltatrice Francesca, italiana attualmente residente a Parigi ed educatrice musicale, sottolineava lucidamente molte delle tematiche legate al lavoro di Danilo Dolci ed i suoi collaboratori del Centro studi: interdipendenza tra popoli e culture, il tema delle diversità, occupazione per tutti, la problematica del lavoro (su questo tema l’attenzione era già forte sin dagli anni ’50, gli anni della Diga sullo Jato).
E oggi, più che mai, sono argomenti molto attuali.
Occorre sapere cosa ci rende essenziali, ripartire da lì per parlare di democrazia, di riforme, di rivoluzioni, di piazze che non siano “masse” (che non fermentano e non crescono), recuperando la nostra capacità di sognare, di riprogettarci: perché come diceva lui, si procede non solo spingendo avanti i passi, ma anche nella misura in cui noi sappiamo “aspirare”.
Rispetto, fantasia, collaborazione, ricerca dell’essenzialità, creatività; Danilo Dolci invita ad educarci all’evolvere insieme, contro il forte rischio della “massificazione” che aliena tutti.
Capire, sapere, intuire, inventare sempre più insieme, sono indicazioni che vanno alla coscienza, all’intimo di ciascuno ed emergono da questo libro come da una sorta di “diario di bordo”, attraverso la descrizione di un lungo lavoro in comune che mira al raggiungere l’essenziale: quel sapere collettivo che consente di trovare insieme le soluzioni migliori ai nostri problemi, avendo più opportunità di scelta.
Di seguito, i link al sito del programma e il file della registrazione:
BOOK HUNT is the most enduring Fahrenheit’s programme, which aim is to find books out of print- “the hunted book”. Every day, this radio programme find this type of book, thanks to people’s open-handedness, that decide to give a gift to share the pleasure of reading.
We have known that a listener was in search of “La struttura maieutica e l’evolverci” (La Nuova Italia, 1996), so Amico Dolci put into contact with editorial staff. He was happy to give a copy of this book, that is his father’s last work.
Wednesday, May 1st, at 15.45 went on the air a conversation between three people: Francesca Bertin, Laura Zanacchi and Amico Dolci. They talk about Danilo Dolci’s life, work and about the need to know him in a better way. It is necessary to use qualified active tools, with which everybody could give their contribution.
The listener Francesca, Italian girl who actually lives in Paris, is a music educator. She underlined many topics related to Danilo Dolci’s work and his colleagues of the Studies Centre: interdependence between people and culture, the concept of diversity, employment for everybody, work problems ( this topic was very important during 50’s years, during the Dam on the river Jato build).
And even today, these are current topics.
It’s necessary to know what is essential in our life, to talk about democracy, revolutions, places and not “mass”, recovering our dream capacity, reinventing ourselves: as Danilo said, we go along not only to step on feet, but in as much as we can “aspire to”.
Respect, imagination, collaboration, search of simplicity, creativity; Danilo Dolci invites us to develop together, against the risk of “homogenization” .
To understand, to know, to realize together are terms that touch the conscience and that we find in this book, that represents like a “logbook”. A long work in common that aims at reaching essential: collective knowledge allows to find together better solutions to our problems.
Link to website programme and registration file: