È la figura di Danilo Dolci a ispirare la seconda edizione del FILFest, il Festival della Felicità Interna Lorda, che si svolgerà a Catania dal 4 al 6 dicembre 2014 e avrà come tema centrale “Le Città Felici”. Una scelta nata dall’idea di “città-territorio come parco di pace” che il sociologo, poeta, educatore e attivista nonviolento ha sperimentato in alcune delle aree più povere e degradate della Sicilia sin dagli anni Cinquanta. Promosso, autoprodotto e autofinanziato da Impact Hub e da Zo Centro Culture Contemporanee, che ospiterà la manifestazione insieme ad altri luoghi della città, il FILFest affronterà il tema in maniera partecipata e trasversale, attraversando l’economia, il sociale, la produzione culturale, l’ambiente, l’urbanistica, l’arte.
Le tre giornate di incontri, dibattiti, workshop, spettacoli, performance e momenti di svago, saranno accompagnate dall’esperienza di Danilo Dolci per attivare una riflessione sull’attuale modello di sviluppo urbano e su come “dall’intimo dei suoi quartieri” la città possa tornare a fiorire esprimendo il bene comune. Condividendo visioni, voci, utopie e rappresentazioni, il FILFest proverà a raccontare pezzi di città diversi, inaspettati, capaci di attivare nuove, durevoli forme di cittadinanza realmente inclusiva e democratica, alla ricerca di un abitare più umano. Lo farà – come avrebbe fatto Danilo Dolci – ponendosi delle domande: Quali forme dell’abitare le minoranze raccontano? Cosa significa costruire spazi urbani più accessibili e a misura delle donne, dei bambini, dei migranti, dei modi in che questi vivono, desiderano e costruiscono le proprie identità?
All’interno della sezione “Intrecci”, aprirà il festival giovedì 4 dicembre alle 15,30 lo small talk “Verso una città-territorio: i luoghi di Danilo Dolci”, che si svolgerà presso Zo. Con il presidente del Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci, Amico Dolci, interverranno anche Pino Lombardo e Giuseppe Barone per ricordare l’impegno educativo e le lotte nonviolente condotte in Sicilia da Danilo Dolci, mentre l’attrice Manuela Ventura interpreterà alcuni brani scelti delle sue opere. Il giorno dopo alle 16, presso il Palazzo della Cultura, ci sarà spazio nella sezione “Scintille” anche per la partecipazione ad alcuni laboratori maieutici dal titolo “Da Sogno a Progetto, verso un laboratorio permanente di partecipazione per le città possibili”, a cura del Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci e di Libera, con Amico Dolci, Pino Lombardo, Giuseppe Barone e Umberto Di Maggio. Alle 20, poi, nella stessa location verrà proiettato per la sezione “Sguardi” il documentario “Danilo Dolci. Memoria e utopia” di Alberto Castiglione.
Il programma completo è disponibile sul sito e sulla pagina Facebook del Festival.