L’opera di Danilo Dolci, attraversando con acutezza e originalità il secondo Novecento, ha rappresentato una lunga marcia – condotta con passione, rigore, tenacia – per la costruzione di una Sicilia diversa e verso l’intuizione di un mondo nuovo.
“La marcia per la Pace e verso un mondo nuovo”, che nel marzo del 1967 attraversò il Belìce, e di cui il documentario raccoglie le immagini originali, assurge a simbolo di un percorso di lotta e rivendicazione e in cui la Sicilia diventa protagonista del proprio cambiamento.
Osteggiato dalla mafia e dai tutori dell’ordine costituito, quello di Dolci non è mai stato un lavoro isolato: migliaia e migliaia di amici, sostenitori, collaboratori hanno contribuito, in Italia e nel mondo, alla realizzazione di questo straordinario percorso. Questo documentario di Alberto Castiglione, che propone allo spettatore numerose testimonianze e recupera importanti documenti inediti, consente di accostarci in modo poetico e ispirato alle vicende di Dolci e del suo gruppo e alle idee che ne hanno alimentato l’attività. La distinzione tra trasmissione e comunicazione e tra dominio e potere, la riflessione sulla crisi della modernità e la ricerca di modelli organizzativi realmente democratici e partecipativi, la proposta di un nuovo educare basato sulla maieutica reciproca e la valorizzazione della creatività individuale e collettiva, il metodo di lavoro messo a punto in oltre cinquant’anni di concreta sperimentazione, consegnano a tutti noi un’eredità feconda e solo in parte indagata, profondamente connessa a tutti i principali temi e problemi del nostro tempo.