Titolo: L’educazione irripetibile. Una riflessione sull’unicità del contesto pedagogico e della relazione educativa attraverso le figure di don Lorenzo Milani e Danilo Dolci, di Graziano Isaia
Edizione: Gruppo Albatros Il Filo, Roma, 2011
L’educatore, prima e oltre a formare gli altri, deve formare se stesso; ma la questione è: l’esempio che ci viene dai grandi educatori è ripetibile oppure no? Si può riproporre lo stesso metodo che altri, in altri luoghi e altri tempi, hanno usato?
Graziano Isaia cerca di rispondere a questo interrogativo prendendo in considerazione due figure esemplari: da una parte don Lorenzo Milani, dall’altra Danilo Dolci. Ma se, come sembra suggerire don Milani stesso, l’esperienza di Barbiana è stata possibile solo lì e allora, che senso ha continuare a portare il priore come esempio educativo? Cosa vi è di “universale” nel lavoro svolto da lui e per esteso da tanti altri che all’educazione hanno dedicato la propria vita? E la risposta che Isaia cerca si fa strada in queste pagine di acute osservazioni, tra i diseredati dei Racconti Siciliani di Dolci, in cui il filo che unisce queste due esperienze educative, senza dubbio esemplari nel senso che Isaia intende, si fa a mano a mano evidente.
È una risposta che ha a che fare con la “missione” dell’educatore, con l’atteggiamento, quello sì universale e riproponibile, con cui ogni “maestro” si rapporta ai propri alunni, loro unici e irripetibili.
Questo libro è disponibile presso i locali del Centro Sviluppo Creativo Danilo Dolci di via Roma 94 a Palermo.