Non esiste il silenzio

Titolo: Non esiste il silenzio

Edizione: Einaudi, Torino, 1974

È giusto ammazzare o non è giusto? Che qualità deve avere un uomo per essere veramente uomo? Cosa è vivere? Cosa è morire? In un locale di Spine Sante di Partinico, la sera dopo il lavoro dei campi e i «canti», «industriali», «vaccari» e piccoli proprietari parlano e si interrogano, cercando di scoprire insieme come meglio possono e debbano vivere la propria vita nella vita degli altri.
Danilo Dolci, che per anni ha organizzato e coordinato questo tipo di riunioni, ha raccolto alcune «esternazioni», trascrivendole così come si sono sviluppate nel loro testo grezzo integrale.
Alle prime riunioni che risalgono al 1961-62 questo volume affianca il resoconto di altre esperienze di altri dibattiti. Nella seconda sezione a parlare è un gruppo diventitré ragazzi fra i 9 e i 14 anni. Anch’essi si pongono le stesse cruciali domande dei loro padri; si interrogano su cosa è il destino la speranza su fino a che punto il progresso è veramente progresso. Questo coro di voci ricco di una sua dolente epure unanimissima verità costituisce un contributo di prim’ordine alla conoscenza del pensiero delle attitudini delle convinzioni della gente Sicilia e della sua presa coscienza Gli attori del teatrino della verità che Dolci dirige discretamente sono anche i pionieri un nuovo modo concepire convivenza civile.