In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo dell’anno seguente, proponiamo due componimenti di Danilo Dolci, tratti da raccolte diverse oggi ricomprese nell’antologia “Un cosmo vivo. Poesie 1968-1996“, disponibile presso la sede del Centro Sviluppo Creativo Danilo Dolci.
umano, dice l’uomo presuntuoso
benevolo significando, mite
compassionevole:
e devasta muschiosi boschi
sino alle intime fibre
avvelena fiumi azzurri mari
avvelena oceani
stermina creature uniche,
assassina per ornarsi della pelle altrui
quando non scanna in furia, spinola i prigionieri
da giorno a giorno fino al macello,
troppo più nell’inchiavare abile
che a orientarsi tra alitanti pollini
incenerisce chi astrae e opera diversamente,
incenerisce le iridi non uniformi,
incenerisce il cielo
l’aspersorio del Dio delle zecche
benedice chi vince
benedice
i sommi parassiti
«L’olivo non parla
ma l’uomo deve capirlo:
soffre di pidocchi, di mosche,
soffre di parassiti vegetali e animali
ma noi uomini rischiamo per gli olivi
di essere i parassiti più pericolosi.
La zicca succhia il sangue ma l’uomo tira di più.
ci sono quelli che torturano gli alberi
al massimo sfruttamento:
con molte altre ferite, anche se ci viene la gomma
l’albero torturato non si chiude mai.
E se fanno qui vicino la centrale a carbone
soffrono le alberature e la cristianità,
oliveti che a costruirli c’è voluto secoli e secoli
in poche stagioni si possono distruggere.
Noi diciamo “L’olivu ardi mortu e vivu”.
Io ci sono affezionato alle alberature.
Se poto male l’olivo
ci rovino l’alberatura.
Bisogna dare alimento e, se l’alberatura è in forte salute,
tagliando nel punto giusto il meno possibile, non infracida,
per togliere il male e aiutare che abbia tutta la sua forza.
Un albero torturato, troppo sfruttato
non può durare tanto,
come una persona.
Gli alberi al vento si mantengono gli uni con gli altri
le raffiche del vento stroncano solo sulle strade.
A batterlo, a ramazzarlo
si maltratta l’alberatura,
è la pelle che mantiene fresco dentro
se si rompe la pelle la polpa dentro secca –
come il bambino: è meglio rinforzarlo,
a dare le botte ci puoi far male.
L’alberatura si può indovinare chi è,
come un cristiano».