Il Madagascar è diventato uno dei paesi più poveri al mondo. Nel 2010, quasi l’82,4% della popolazione viveva con meno di 1,25 dollari al giorno, e il 92,8 % della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno. L’incidenza della povertà è particolarmente significativa nelle aree rurali dove vive quasi l’80% della popolazione del Madagascar. Il tasso di povertà nelle aree rurali è quasi il doppio rispetto alle aree urbane. Già dall’inizio del decennio, nonostante le numerose iniziative promosse da donatori ed ONG, il paese è diventato più vulnerabile.
I programmi di cooperazione internazionale si sono concentrati principalmente sulla riduzione dell’insicurezza alimentare e su come arginare gli impatti del cambiamento climatico, in particolare il violento fenomeno dei cicloni. Bisogna riconoscere che il consolidamento delle capacità e la formazione dello staff locale coinvolto nei progetti di cooperazione vengono spesso trascurati, sebbene queste figure rappresentino gli attori principali in grado di diffondere i contenuti dei progetti in tutti i territori interessati.
Abbiamo notato che solo di rado viene garantita una reale appropriazione delle attività e degli obiettivi del progetto da parte dello staff e dei leader delle comunità locali, e questo influisce negativamente sull’esito e sulla sostenibilità dei progetti. In questo contesto, l’approccio innovativo di MADRE consiste nel favorire l’innovazione e la creatività degli attori locali promuovendo l’empowerment sociale ed economico nei paesi in via di sviluppo e sviluppando ed organizzando percorsi di formazione per leader delle comunità, al fine di promuovere un cambiamento comportamentale nella comunicazione fra i membri delle comunità. Questo avverrà adottando un approccio multilaterale che include il pensiero Creativo e Laterale, l’educazione non-formale e l’Approccio Maieutico Reciproco (AMR).
Attività
- Corso di formazione per operatori nei progetti di cooperazione internazionale e sviluppo locale e leader della comunità.
Obiettivi
- Formare gli operatori locali e i leader delle comunità perché diventino “responsabili del cambiamento attivo” senza essere solo esecutori.
- Motivare coloro che vivono nelle aree in via di sviluppo ad adottare buone pratiche e comportamenti sostenibili per il proprio sostentamento.
- Favorire nuove abilità comunicative tra gli stakeholder rurali.
- Utilizzare gli strumenti dell’educazione non-formale per creare e disseminare buone pratiche.
- Condividere le buone pratiche attraverso nuove abilità comunicative usando strumenti innovativi (AMR, pensiero creativo, educazione non-formale).
Partner
- Coordinatore: Welthungerhilfe, Germania
- Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci, Italia
- CESIE, Italia