Nell’era dell’iperconnessione, il rapido flusso di informazioni e notizie presenta sia opportunità che sfide. Se da un lato consente una maggiore consapevolezza e aggiornamenti sulle tendenze globali, dall’altro espone gli individui a rischi come le fake news, la disinformazione e l’informazione scorretta. Questi rischi hanno conseguenze significative, in quanto minacciano il ragionamento critico e innescano meccanismi psicologici come la rabbia e la paura. Di conseguenza, gli individui possono sviluppare tendenze come la resistenza ai fatti, i pregiudizi, l’illusione della verità, amplificando la diffusione della disinformazione e influenzando la società in generale.
Inoltre, la proliferazione dei dispositivi tecnologici ha reso più facile per gli individui creare e diffondere notizie senza essere organismi accreditati, contribuendo alla diffusione di informazioni inaffidabili. Le tecnologie avanzate di comunicazione digitale, compresi i bot e i deep fake, hanno ulteriormente complicato la questione, erodendo la fiducia nelle istituzioni e nelle fonti di informazione accreditate. Riconoscendo l’impatto negativo della disinformazione sulla stabilità della società e sulla democrazia, l’Unione europea ha intrapreso diverse iniziative per contrastare queste sfide, sottolineando l’importanza dell’alfabetizzazione mediatica e digitale per affrontarle.
L’obiettivo del progetto MILES è quello di costruire la resilienza contro la disinformazione e promuovere il pensiero indipendente e critico all’interno del settore educativo, considerato la chiave per ridurre la maggior parte dei problemi legati alla disinformazione tra le persone giovani, ovvero studentɜ delle scuole medie e superiori. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto si concentrerà su tre metodologie in particolare: Media and Information Literacy (MIL), Pre-bunking e Data Literacy, con l’obiettivo di:
- Sviluppare approcci innovativi adattati al contesto educativo.
- Intervenire nella formazione iniziale dellɜ insegnanti (ITE) e nello sviluppo professionale continuo (CPD) per dotare lɜ insegnanti attuali e futuri delle competenze necessarie per affrontare le complessità dell’ambiente online.
- Migliorare la consapevolezza e la preparazione di insegnanti, studentɜ e famiglie ad affrontare le fake news e la disinformazione, concentrandosi sulle strategie per identificare e contrastare la disinformazione.
- Promuovere la collaborazione tra lɜ attorɜ del settore educativo, lɜ responsabili politicɜ e le organizzazioni competenti per integrare efficacemente le iniziative di alfabetizzazione digitale nei programmi educativi.
- Garantire la sostenibilità e la scalabilità dei risultati del progetto, consentendone il trasferimento a contesti educativi e pubblici diversi.
Con questi obiettivi, il progetto intende contribuire alla capacità di innovazione dell’Europa nel campo dell’istruzione e sostenere lo sviluppo di società resilienti e alfabetizzate digitalmente, in grado di affrontare le sfide poste dalla disinformazione.
Attività
- Mappatura delle risorse esistenti a livello nazionale e raccolta di dati e informazioni a livello locale attraverso interviste, focus group e sondaggi.
- Formazione internazionale per lo sviluppo dei materiali di formazione destinati agli insegnanti ITE/CPD.
- Formazione dei formatori/delle formatrici.
- 2 corsi di formazione per insegnanti di 15 ore per Paese, sul tema dei pregiudizi cognitivi e delle fallacie logiche, delle teorie del complotto, dei meccanismi della propaganda e del populismo per manipolare le opinioni, della filter bubble, delle echo-chambers, del disordine informativo, delle tecniche di pre-bunking.
- 2 workshop di co-progettazione con lɜ insegnanti per lo sviluppo di materiali formativi per studentɜ (syllabus, esercizi pratici, giochi).
- 8 workshop per Paese con studentɜ guidatɜ da insegnanti formatɜ, che avranno l’obiettivo di migliorare il pensiero critico di studentɜ e la loro capacità di fare pre-bunking, verificare la veridicità e l’affidabilità delle fonti.
- 2 workshop con le classi coinvolte per co-progettare l’esperienza delle “classi capovolte (flipped classrooms)” per insegnanti e genitori.
- 1 workshop in modalità “classe capovolta” per paese condotto da studentɜ con insegnanti e genitori.
- Creazione di un gioco da tavola per ogni Paese, progettato da studentɜ di cui sarà creata e diffusa una versione comune per l’UE.
- Incontri con la comunità educativa che raccoglierà e definirà un elenco di richieste da sottoporre allɜ responsabili politicɜ locali.
Risultati
- MIL & Debunking: dati tecnici, bisogni, buone practice – Rapporto sulle risorse esistenti e raccolta dati sul livello locale riguardo a consapevolezza e politiche di prevenzione.
- Piattaforma E-Learning contenente tutte le risorse
- Relazione su ITE e CPD contenente i risultati finali dei test sostenuti dallɜ insegnanti e gli approfondimenti dai contesti locali
- Relazione dei workshop con lɜ studentɜ
- Toolbox per studentɜ con materiali per sviluppare laboratori basati su esercizi pratici adattati a diverse materie
- Giochi da tavolo ideati e testati dalle classi coinvolte e dalle loro famiglie ed insegnanti.
- Elenco delle richieste formulate dalla comunità educativa ai responsabili politici.
- Raccolta di protocolli d’intesa: almeno 10 protocolli d’intesa firmati dai responsabili politici per paese, per un totale di 100, che dichiareranno la loro volontà di assumersi la responsabilità delle richieste della comunità educativa per migliorare l’ambiente scolastico.
- Report sugli eventi organizzati sia a livello nazionale che internazionale
- Sito web di Miles
- Valutazione dell’impatto (1° e 2° rapporto)