SALAAM – preventing the riSe of rAdicaLism and islAMophobia through art

Il progetto

SALAAM – preventing the riSe of rAdicaLism and islAMophobia through art

N° di progetto

Date di realizzazione

01-02-2017 - 31-01-2018

Istituzione finanziatrice

Erasmus+, KA1 – Learning Mobility of Individuals – Mobility of youth workers

Categorie

Info & contatti

alberto.biondo@danilodolci.org

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Descrizione del progetto

I flussi migratori nell’UE e nei Balcani sono aumentati nel corso degli ultimi anni. Tra il 1990 e il 2010, in particolare il numero di musulmani in Europa è aumentato di 14,5 milioni, e si prevede una crescita di 2 punti percentuali nel corso dei prossimi 20 anni (Pew Research Center).

Il corso di formazione SALAAM ha l’obiettivo di prevenire l’esclusione sociale dei giovani che può portare alla radicalizzazione dotando gli operatori giovanili con competenze tali da trasmettere valori condivisi di libertà, tolleranza e democrazia e l’insieme di priorità promosse dell’UE. I lavoratori giovanili svolgono un ruolo importante nel potenziare e coinvolgere i giovani nella cittadinanza attiva e nel trasferire questi valori ai giovani emarginati, aumentando il loro senso di appartenenza a una comunità condivisa.

In tale ambito, SALAAM intende aumentare la capacità degli animatori giovanili di lavorare per un’integrazione globale dei migranti e dei giovani svantaggiati utilizzando strumenti educativi non formali, in particolare l’arte e l’Approccio Maieutico Reciproco di Danilo Dolci. Inoltre si intende offrire un solido contrasto all’Islamofobia, fenomeno in aumento nelle comunità europee a causa di paura, stereotipi, e ignoranza sui flussi migratori.

Attività

  • Condivisione e collaborazione di buone pratiche fra realtà nazionali ed internazionali per elaborare una risposta concreta ai bisogni d’inclusione e di prevenzione del fenomeno del radicalismo e dell’islamofobia;
  • Utilizzo dell’arte in quanto strumento di promozione per il dialogo interculturale e per prevenire la nascita di idee legate al fenomeno del radicalismo e dell’islamofobia: attraverso dei workshop artistici, i partecipanti avranno l’occasione di sperimentare direttamente l’apprendimento non formale, il pensiero creativo e l’utilizzo di diverse forme artistiche (quali pittura e performance pubbliche attraverso il Teatro dell’Oppresso etc.) per la prevenzione dell’Islamofobia e del radicalismo.
  • Sessioni teoriche e pratiche al fine di fornire ai partecipanti sia un’ampia panoramica dei temi alla base del progetto che strumenti non formali da utilizzare nell’interazione quotidiana con giovani con poche opportunità.
  • Creazione di network fra organizzazioni europee e dell’area dei Balcani.

Risultati

  • Aumento della qualità del lavoro  degli operatori giovanili, soprattutto in quelle attività rivolte ad  una completa integrazione dei migranti e giovani svantaggiati tramite l’utilizzo dell’educazione non formale.
  • Nuove competenze e strumenti utili a trasmettere valori condivisi quali  Inclusione, Tolleranza e Dialogo Interculturale.
  • Potenziamento delle abilità degli operatori giovanili nel coinvolgimento dei giovani all’interno della comunità, aumentandola cittadinanza attiva e migliorando nel contempo il senso di appartenenza ad una comunità condivisa.
  • Public Report, che include i principali risultati raggiunti, le buone pratiche condivise e le metodologie impiegate.
  • Video della performance prevista dal progetto, basata sulla metodologia del Teatro dell’Oppresso .

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