PRoMOTE – New Perspectives through Mobility and Exchange – L’esperienza di Rosina Ndukwe

Ott 16, 2014Volontariato

Rosina-NdukweRosina Ndukwe ha iniziato lo scorso marzo il suo stage di sei mesi presso il Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci di Palermo nell’ambito del progetto ProMOTE – New Perspectives through Mobility and Exchange, finanziato dal programma Youth in Action, action 4.3 Youth Support Systems, Support to Youth Workers’ Mobility. Rosina condivide qui le sue prime impressioni sulla sua vita a Palermo ed il suo lavoro presso il CSC Danilo Dolci.

“Il progetto ProMOTE mi ha dato la fantastica opportunità di sperimentare la realtà lavorativa di un altro Paese ed insieme sviluppare le mie competenze professionali, interculturali e linguistiche.

Le attività e i progetti portati avanti dal CSC Danilo Dolci mi hanno consentito di comunicare con e di saperne di più su persone dai background culturali più disparati e diversi e, allo stesso tempo, di approfondire tecniche di apprendimento e pratiche non formali, grazie, fra gli altri, a una serie di progetti fra cui mi fa piacere ricordarne due: il progetto SlowMed finanziato dal programma ENPI e volto a promuovere il dialogo interculturale e creativo, al fine di consolidare una identità culturale Mediterranea sulla base del patrimonio culinario; ed il progetto CAREM, finanziato dal programma Comenius, focalizzato sullo sviluppo di attività didattiche pratiche, progettate applicando tecniche pedagogiche ispirate all’arte collaborativa, al fine di promuovere azioni inclusive che riducano l’emarginazione sociale e la dispersione scolastica e, al contempo, incoraggino la partecipazione di bambini emarginati dai programmi scolastici, dalle culture dominanti e dalle società.

Grazie alla campagna internazionale #Masturhate, hashtag against discriminations, lanciata prima delle elezioni europee del 2014, ho anche appreso diverse strategie di comunicazione volte ad incoraggiare la partecipazione e la cittadinanza attiva dei giovani e della comunità locale. La campagna faceva uso delle possibilità offerte da internet e dai social media per attirare l’attenzione sullo hate speech come strumento di propaganda politica, contribuendo così alla battaglia contro le discriminazioni.

Al CSC Danilo Dolci ho trovato un’atmosfera molto stimolante e creativa. Ho imparato a conoscere metodi e approcci creativi differenti, utili alla formazione dei giovani, degli youth worker e degli educatori. Per me è stato davvero molto importante approfondire l’esperienza e l’importanza sociale e pedagogica del lavoro di Danilo Dolci che continua ad ispirare l’organizzazione CSC Danilo Dolci. L’opera di Danilo Dolci si riflette soprattutto sui valori e le attività promosse dal Centro: educare alla cultura della pace e della nonviolenza quale strategia di resistenza attiva contro qualsiasi tipo di violenza, di prevaricazione, di mafia; incoraggiare e diffondere l’uso dell’approccio maieutico reciproco e altre metodologie educative innovative; sostenere l’educazione dei giovani e degli adulti. In questo percorso di conoscenza, ho anche avuto l’opportunità di visitare Borgo di Dio. Questa visita mi ha permesso di saperne di più sull’eredità e sull’impatto delle attività di Danilo Dolci sulla sua città di adozione, Trappeto.

Inoltre sono stato coinvolta nello sviluppo di idee per progetti e ho contribuito alla stesura di progetti che incoraggino l’inclusione sociale di giovani con minori opportunità.

Nel corso del mio stage, ho anche studiato la lingua italiana alla Scuola di Italiano per Stranieri di Palermo. Ciò mi ha aiutato a comunicare più efficacemente dentro e fuori l’ufficio, con colleghi, membri della comunità locale, youth worker e organizzazioni che operano sul territorio. In generale, la mia esperienza come youth worker a Palermo e al CSC Danilo Dolci mi ha aiutata ad acquisire una maggiore consapevolezza nel campo del settore giovanile in Europa.

Mi sono innamorata rapidamente della bella città di Palermo. Amo trascorrere qui il mio tempo. Palermo è una città fantastica, famosa per la cucina buonissima e le incredibili architetture del centro storico. È la casa di culture molto diverse tra loro e le persone che vivono qui sono estremamente simpatiche e divertenti. In questo mi ricorda ciò che amo della mia città natale, Liverpool.

Grazie mille 4.3!!!