Oltre l’emergenza: individuare percorsi a lungo termine insieme allз rifugiatз dall’Ucraina

Nov 10, 2025Notizie

Sono trascorsi più di tre anni dall’inizio della guerra di invasione della Russia in Ucraina. Con l’intento di garantire un quadro uniforme di accoglienza tra i paesi membri, l’Unione Europea si era immediatamente mossa per attivare per la prima volta la direttiva sulla Protezione Temporanea. Grazie a questa direttiva, più di 4 milioni di rifugiatз ucrainз hanno avuto accesso a servizi fondamentali, tra cui:

  • permesso di soggiorno rinnovabile;
  • accesso al mercato del lavoro;
  • accesso ad alloggi adeguati;
  • accesso ai sistemi sanitario ed educativo.

L’attivazione della direttiva ha dimostrato come un intervento rapido e coordinato sia possibile, e tuttavia, il protrarsi della guerra ha reso necessario affrontare le sfide della presenza a lungo termine nei paesi di destinazione, andando oltre la gestione emergenziale.

HumanityHub nasce da questa esigenza. Il progetto si propone di identificare gli ostacoli alla piena partecipazione socio-economica dellз rifugiatз ucrainз e di promuovere percorsi concreti e realmente rispondenti alle loro necessità.

Attraverso focus group, alcune partecipanti al progetto hanno già messo in luce come la vita dellз rifugiatз sia fortemente condizionata dall’incertezza legale, e come la partecipazione lavorativa sia ostacolata da fattori strutturali: le barriere linguistiche, il mancato riconoscimento delle qualifiche professionali acquisite nei paesi d’origine e la marginalizzazione verso lavori precari o sottoqualificati. Questi elementi contribuiscono a spiegare anche perché emerga spesso l’interesse verso percorsi imprenditoriali come possibile alternativa.

Ma la partecipazione lavorativa – le cui difficoltà influenzano a loro volta l’accesso ad altri servizi e alla possibilità di avere un alloggio stabile – dipende anche dal soddisfacimento di altre condizioni: la creazione di reti sociali di supporto, la presa in carico delle vulnerabilità psicologiche legate al conflitto e allo sradicamento, e l’attenzione alle specificità di genere. La maggior parte delle rifugiate sono infatti donne, molte delle quali con bambini a carico, il che richiede non solo un’attenzione mirata, ma anche la disponibilità di servizi adeguati, come asili e strutture di supporto, affinché lavoro e vita quotidiana possano svilupparsi in modo sostenibile.

Per rispondere a queste sfide, HumanityHub integrerà diverse esperienze: quella nella creazione di percorsi psicosociali del Rehabilitation Centre for Stress and Trauma (RCT), le competenze in ambito di reskilling e imprenditoriale di Act Group, e l’eredità della pratica maieutica dolciana del Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci ETS. L’obiettivo è creare approcci partecipativi, olistici e realmente impattanti, co-creando con le rifugiate percorsi efficaci per sostenere la loro vita a lungo termine in Italia e in Croazia.

Segui la campagna e scopri le prossime iniziative sulle pagine Instagram e LinkedIn del progetto!

HumanityHub – Where Cultural Inclusion Meets Economic Empowerment è un progetto finanziato da ESF+ Social Innovation + (Initiative aiming at mitigating the societal consequences caused by Russia’s war of aggression in Ukraine) e ha l’obiettivo di rispondere alle sfide che ostacolano la piena partecipazione economica e sociale delle persone rifugiate ucraine in Italia e in Croazia, sviluppando percorsi costruiti con un approccio partecipativo e una prospettiva olistica.

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