THE PICKERS è un viaggio nei campi europei dove viene coltivata la nostra frutta e la nostra verdura: nel sud Italia, Seydou dal Mali sta raccogliendo arance. Non ha un contratto e viene pagato per ogni cassa di arance raccolte. Vive in una capanna costruita da lui stesso in un insediamento senz’acqua e senza elettricità.
Mirtilli in Portogallo, olive in Grecia, fragole in Spagna – più di due milioni di migranti lavorano nei campi europei, la maggior parte senza contratto o salario minimo, alcuni senza documenti o con debiti elevati verso gli agenti.
In Europa ci sono oltre due milioni di lavoratrici e lavoratori agricoli migranti. Sono una parte essenziale del nostro sistema alimentare. Ma questo lavoro li conduce spesso verso una forma di schiavitù moderna: condizioni di vita e lavoro inaccettabili, salari inferiori al minimo, accesso inadeguato all’assistenza sanitaria e violazione delle libertà fondamentali e dei diritti umani.
La campagna
Non dovremmo chiederci se il nostro cibo sia privo di sfruttamento: le leggi esistenti e le linee guida delle Nazioni Unite dovrebbero proteggere le lavoratrici e i lavoratori migranti nell’agricoltura. Tuttavia, queste norme non sono ancora applicate e fatte rispettare ovunque.Per questo, con la campagna “We want a FAIR PICK” (Vogliamo una RACCOLTA EQUA) Chiediamo 10 garanzie essenziali per migliorare la vita delle lavoratrici e dei lavoratori migranti, come Seydou, che raccolgono la frutta e la verdura che consumiamo ogni giorno.
Scopri di più e firma la petizione per una raccolta equa: https://campagna.thepickers.org/fairpick
Immagine tratta dal documentario THE PICKERS. Foto: Marcus Zahn / Berlin Producers


