Premere (ancora) con forza serena
Mostra fotografica a cura di Valentina Di Miceli e presentazione del libro a cura di Francesco Lombardo e Giulio Pirrotta
Mercoledì 11 Settembre alle ore 17.00, presso la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “A. Bombace” si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica “Premere (ancora) con forza serena – 100 anni di Danilo Dolci”, organizzata in occasione del centenario della nascita del noto sociologo e curata da Valentina Di Miceli. Inoltre, l’evento sarà occasione per presentare il libro “Abbiamo appena iniziato ad apprendere”, curato da Francesco Lombardo e Giulio Pirrotta (edizioni Ex Libris) con immagini tratte dall’archivio fotografico de “L’Ora”.
Programma
Introduce Margherita Perez, Direttrice della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “A. Bombace”
Saluti:
Giovanna Analdi, Associazione Cassaro Alto
Carlo Guidotti, Casa Editrice Ex Libris
Intervengono:
Amico Dolci, Pino Lombardo, Francesco Lombardo, Giulio Pirrotta, Vito Impellizzeri
Modera Giuseppe Scuderi
La mostra è visitabile dal lunedì a venerdì dalle 8:30 alle 19:00.
In occasione del centenario della nascita di Danilo Dolci (Sesana, 28 giugno 1924 – Trappeto, 30 dicembre 1997), questa mostra, promossa dalla IX edizione della Via dei Librai “Artigiani di Pace” in collaborazione con il Centro Sviluppo Creativo Danilo Dolci e la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace”, vuole offrire uno spaccato sulla vasta portata contemporanea del messaggio che il grande sociologo, poeta, educatore e attivista della nonviolenza ha dato alla Sicilia e non solo, rischiarandone la memoria come fonte di crescita sana per il nostro futuro.
Le circa cinquanta foto esposte, provenienti dall’Archivio del giornale L’Ora custodito presso la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace” – a firma dei più importanti fotoreporter tra gli anni ’50 e ’80 – testimoniano i momenti salienti del cammino personale e collettivo di Danilo Dolci: da Trappeto a Partinico, dalla Valle del Belìce a Palermo, attraverso le numerose battaglie nonviolente fatte di manifestazioni, digiuni, “scioperi alla rovescia”, trasmissioni radiofoniche, alla conquista di dighe e strade, pace e lavoro, scuole e dignità umana. Un movimento creato da Dolci partendo dalle esigenze stesse della gente, senza imporre un’idea o una direzione, ma tirando fuori, attraverso l’arte maieutica, pensieri sopiti o inconsapevoli nei suoi interlocutori, portatori sani di una cultura che troppo spesso veniva e viene tutt’oggi ignorata.