
Educare alla pace e alla cittadinanza attiva
L’eredità pedagogica e politica di Danilo Dolci oggi
L’educazione alla pace costituisce una sfida necessaria per la costruzione di società maggiormente democratiche e, in questa direzione, il pensiero e l’impegno di Danilo Dolci offrono tuttora un orizzonte di senso verso cui tendere e in cui rintracciare indicazioni utili alla pratica educativa e politica. Nel pensiero e nella pratica di Dolci, infatti, l’educazione ha rappresentato un processo fondamentale alla costruzione di società democratiche, funzionale alla promozione di relazioni sociali che fossero fondate su un principio di interconnessione e di reciproco riconoscimento tra i cittadini.
Oggi risulta quantomai urgente – per educatori, insegnanti, operatori culturali, artisti e cittadini – interrogarsi rispetto al valore della pace e alle modalità maggiormente efficaci per promuovere contesti educativi e sociali in cui la pace sia riconosciuta come un principio fondante.
Ne parleranno durante la Tavola Rotonda:
- Andrea Fazzini – regista, dir. artistico Teatro “Rebis”
- Amico Dolci – musicista, presidente Centro Sviluppo Creativo “Danilo Dolci”
- Tiziana Rita Morgante – insegnante, membro Comitato Scientifico ”Borgo Danilo Dolci”
- Moreno De Sanctis – insegnante MCE, Istituto Comprensivo, Cepagatti
- Annalisa De Credico – Insegnante MCE, Istituto Comprensivo Chieti 4
- Gilda Pescara – insegnante
- Mauro Maggi – educatore ARCI Pescara
- Cam Lecce – attrice, Associazione Deposito dei Segni ETS
Modera: Elisa Maia (Ricercatrice in Didattica e Pedagogia Speciale, Università Telematica “Leonardo da Vinci”)