Auschwitz sta figliando

Gen 27, 2015Notizie

“Le più grandi risorse, erano la speranza e la dignità.
Chi si rassegna, muore prima.
Non so se i giovani hanno appreso.
Se ci si lascia chiudere, terrorizzare,
si diventa una cosa
gli altri ci diventano cose.

Molti ancora non sanno:
Auschwitz è tra noi, è in noi,
non si può stare male per una lampada qualsiasi
non si può stare male per un sasso.

Non so se i giovani sanno
in ogni parte del mondo:
non c’è rivoluzione se si trattano gli uomini come sassi.

Ma sapere solo Auschwitz o il Sudafrica, intossica:
ai giovani occorre, anche,
l’esperienza di un mondo nuovo davvero.
Ad Auschwitz ci torno volentieri,
mi dà la misura dei fatti”.

Danilo Dolci, “Non sentite l’odore del fumo?“.