“Oggi so che la mia voce è la voce di ciascun siciliano sensato, di ciascun italiano di buon senso, di ciascun uomo al mondo consapevole se dico: Non si può continuare così.
Il vecchio mondo è finito (…). Con tutto il rispetto, l’affetto e la gratitudine per chi ha faticato e pensato prima di noi cercando di rendere più civile il mondo, migliorare la vita, non possiamo non vedere che un nuovo mondo ci occorre”.
Con queste parole sabato 11 marzo 1967 Danilo Dolci concludeva la “marcia della protesta e della speranza per la pace e lo sviluppo della Sicilia Occidentale”. Un lungo corteo partito sei giorni prima, il 5 marzo, e arrivato a piazza Kalsa, nel cuore del centro storico di Palermo, attraversando il Belìce. Passato alla storia come Marcia per un mondo nuovo, questo cammino collettivo è diventato uno dei simboli del percorso di lotta e liberazione portato avanti da Danilo Dolci e dai suoi collaboratori per rendere la Sicilia protagonista del proprio cambiamento, aiutandola a emanciparsi dalla miseria e dalla violenza mafiosa. Un corteo a cui parteciparono, insieme a decine di contadini, famiglie e lavoratori, intellettuali come Carlo Levi, Bruno Zevi, Lucio Lombardo Radice ed Ernesto Treccani. A distanza di 48 anni, vogliamo ricordarlo con le immagini originali dell’evento, tratte dal documentario “Verso un mondo nuovo” di Alberto Castiglione.