SlowMed Pharos UniversityFinalmente hanno volti e voci da ricordare, come pure le mani impastate di cibo o impegnate a filmare la preparazione di un piatto. È sotto il sole di Alessandria d’Egitto, tra gli scaffali della Biblioteca Alessandrina e le cucine dell’Università del Faro che SlowMed ha cominciato a pulsare della vita propria di un progetto creativo e interculturale che coinvolge 6 Paesi euro-mediterranei. Non più solo la ricerca regionale, scavando nelle tradizioni culinarie di ciascuno per preservarle ed esaltarle: ora c’è anche la dimensione del confronto – e della sfida sana, perché a vincere sia comunque la Dieta Mediterranea – che è parte essenziale di SlowMed. Tra scambi di idee e di ricette, l’incontro internazionale che dal 26 al 30 ottobre ha riunito ad Alessandria d’Egitto oltre 70 persone dalle due sponde del Mediterraneo è stato anzitutto questo: conoscersi e cominciare a lavorare insieme.

Tre giornate intense in cui i partecipanti si sono presentati ai loro pari, inventandosi una descrizione di se stessi per raccontare il proprio cibo e viceversa. Così, ecco le facce di Ana dalla Spagna e Vincenzo dall’Italia, della portoghese Catarina e di Sharif il libanese, di Sameh per l’Egitto e Haya dalla Palestina, e di tutti gli altri amanti della dieta e della cultura mediterranea dei 6 gruppi nazionali coinvolti. Una raccolta di immagini e suoni da ogni Paese per trasmettere agli altri la propria narrazione di SlowMed. Un percorso accompagnato dalle introduzioni alla Dieta Mediterranea e al concetto di patrimonio immateriale curate da medici, sociologi ed esperti.

Ma è all’Università del Faro che il popolo di SlowMed è diventato protagonista con le sessioni parallele dedicate alle diverse figure previste dal progetto: mentre nutrizionisti e comunicatori del cibo elaboravano una prima bozza del libro di ricette per l’educazione alimentare, e video-maker e direttori di scena si confrontavano sulla sceneggiatura dei rispettivi documentari sulla Dieta Mediterranea, gli chef la mettevano in pratica nei piatti che ciascuno aveva scelto per rappresentare la propria tradizione culinaria: una festa di colori e sapori per celebrare questo incontro di spessore internazionale, che non a caso ha ricevuto anche il Patrocinio gratuito di Expo Milano 2015.

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Per ulteriori informazioni contatta il coordinatore del progetto, Alberto Biondo: alberto.biondo@danilodolci.org.

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Il Programma europeo ENPI CBC Bacino del Mediterraneo è un’iniziativa di cooperazione transfrontaliera multilaterale finanziata dallo Strumento Europeo di Vicinato e Partenariato. L’obiettivo principale del Programma è di promuovere un processo di cooperazione armonioso esostenibile al livello di bacino affrontando le sfide comuni e valorizzando il potenziale endogeno dell’area. Il Programma contribuisce allo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale della regione mediterranea attraverso il finanziamento di progetti di cooperazione. Attualmente partecipano al Programma i seguenti 14 Paesi: Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna, Siria (partecipazione attualmente sospesa) e Tunisia.L’Autorità di gestione comune è la Regione Autonoma della Sardegna (Italia). Le lingue ufficiali del Programma sono l’arabo, l’inglese e il francese (www.enpicbcmed.eu).

Questa pubblicazione è stata realizzata con il supporto finanziario dell’Unione europea nell’ambito del Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo. I contenuti riportati in questo documento ricadono sotto la responsabilità esclusiva del Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci e in nessun caso sono da considerarsi espressione della posizione dell’Unione Europea o delle strutture di gestione del Programma.

L’Unione europea è composta da 28 Stati Membri che hanno deciso di mettere gradualmente in comune le loro competenze, le loro risorse e i loro destini. Insieme, nel corso di un periodo di allagamento durato 50 anni, hanno costruito una zona di stabilità, di democrazia e di sviluppo sostenibile, sempre nel rispetto della diversità culturale, della tolleranza e delle libertà individuali. L’Unione europea è decisa a condividere i traguardi raggiunti e i propri valori con i popoli e Paesi al di là dei propri confini.

Il progetto “Slow Food as a means of dialogue in the Mediterranean contexts – SlowMed”, coordinato dal Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci, ha un budget totale di 1.054.598,60 Euro, co-finanziato al 90% dall’Unione Europea (ENPI CBC MED Mediterranean Sea Basin Programme), attraverso l’European Neighbourhood and Partnership Instrument.